Quale termine ti si addice come lettore?

"Una stanza senza libri è come un corpo senza anima."
Marco Tullio Cicerone

Ecco alcune parole sconosciute che esprimo il nostro amore per i Libri

La lingua italiana, come tutte le lingue, è in continua evoluzione, adattandosi alle nuove esperienze e sensazioni che viviamo ogni giorno. Per chi ama i libri, ci sono una serie di termini e neologismi affascinanti che descrivono in modo preciso quelle piccole gioie, manie e sensazioni che tutti i lettori hanno provato almeno una volta.

Da “bibliosmia” a “book hangover”, scopriamo insieme alcune delle parole meno conosciute ma incredibilmente evocative del mondo letterario.

Ammetto, che quando ne ho lette alcune ho pensato che mi rispecchiassero davvero molto.

Bibliosmia: Il Profumo dei Libri

Chi non ha mai aperto un libro nuovo e sentito quel caratteristico odore di carta appena stampata? O magari avete preferito l’aroma più antico e misterioso di un libro usato?

Questo è esattamente ciò che descrive il termine bibliosmia.

Derivato dal greco “biblio” (libro) e “osmia” (odore), questo termine si riferisce al piacere derivato dall’odore dei libri.

È una sensazione che può riportare alla mente ricordi lontani o semplicemente intensificare l’esperienza di lettura, rendendola multisensoriale.

Tsundoku: L’Arte di Accumulare Libri

Se hai mai acquistato libri che non hai mai letto, lasciandoli accumulare in pile che sembrano crescere ogni giorno, allora hai sicuramente praticato il tsundoku involontariamente.

Io l’ho fatto spesso e solo adesso ho saputo dare il nome a questa mia attività.

Questo termine giapponese combina “tsunde” (impilare) e “oku” (lasciare), e descrive l’abitudine di comprare libri e lasciarli non letti, spesso accumulandosi in pile di manoscritti che adornano senza essere sfogliati.

Il tsundoku riflette la nostra aspirazione alla conoscenza e il nostro amore per l’acquisto di libri, anche quando il tempo per leggerli sembra sfuggirci.

Possiamo dire che non è colpa nostra ma l’amore per i libri a spingerci all’acquisto e all’accumulo. Seppur non vengano letti. Un amore incondizionato, il nostro.

Book Hangover: Il Lutto Letterario

Non è raro finire un libro particolarmente coinvolgente e sentirsi un po’ persi, quasi in lutto per la fine della storia. Questo fenomeno è noto come book hangover.

L’espressione inglese descrive quella sensazione di vuoto o tristezza che segue la fine di un libro, rendendo difficile iniziarne un altro.

È come se la storia ci avesse così immersi nel suo mondo da lasciarci in uno stato di transizione quando tutto finisce.

Che si tratti di una saga epica o di un romanzo avvincente, il book hangover è una “sbornia” emotiva che solo i veri amanti della lettura conoscono.

Personalmente l’ho provata con alcuni libri che ho amato in maniera quasi al limite della normalità e devo ammettere che è stato difficile iniziare un nuovo libro.

Per giorni ho dovuto metabolizzare la fine della mia “storia” con quella lettura specifica.

Abibliophobia: La Paura di Rimanere Senza Lettura

Hai mai provato una sensazione di panico all’idea di non avere più niente da leggere? Questo è esattamente ciò che descrive abibliophobia.

Derivato dal greco “a-” (senza), “biblio” (libro) e “phobia” (paura), questo termine rappresenta una paura molto reale per i lettori accaniti, spesso portandoli a collezionare più libri di quanti possano realisticamente leggere.

È una condizione che può portare a forme di accumulo compulsivo, come il già citato tsundoku, e riflette l’importanza che i libri rivestono nella vita di chi ama perdersi tra le pagine di una storia.

Credo sia giusto sottolineare, però, la differenza tra abibliophobia e tsundoku: seppur simili, il primo termine riflette l’accumulo compulsivo per la paura di rimanere senza un libro da leggere, mentre nel secondo parliamo di un piacere verso il collezionismo di scritti che potremmo anche non leggere.

Bibliosmia: L’Olfatto della Lettura

Chiudiamo il cerchio con un ritorno alle sensazioni più primordiali, l’olfatto.

Il termine bibliosmia richiama quella sensazione inebriante che si prova annusando le pagine di un libro.

Questo termine, seppur meno noto, è carico di emozioni e ricordi, ed è un perfetto esempio di come il mondo della lettura possa coinvolgere tutti i nostri sensi, non solo la vista e l’immaginazione.

Quando compro un libro, ammetto, che una delle prime cose che faccio è sentirne il profumo.

Respiro come se fosse ossigeno che manca.

Un Mondo di Parole da Scoprire

Il mondo della letteratura non si limita solo alle storie che leggiamo, ma si estende alle esperienze e alle emozioni che proviamo durante la lettura.

Termini come quelli che abbiamo esplorato oggi aggiungono una nuova dimensione alla nostra comprensione e apprezzamento dei libri.

La prossima volta che ti senti un po’ strano dopo aver finito un romanzo o ti trovi a fissare con affetto una pila di libri che non hai ancora letto, ricorda: c’è una parola che racchiude il tuo comportamento. E credimi, ogni lettore ha la sua parola del cuore.

Se hai mai sperimentato uno di questi sentimenti o comportamenti, condividilo nei commenti. Vuoi condividere nuovi termini?

Scrivilo e arricchiamo insieme il nostro lessico di amanti dei libri!

Sara Iannone

Rifugio Dei Lettori